Cos'è
Le assemblee di classe e di Istituto costituiscono un’occasione per gli studenti di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società.
La loro conduzione e il loro funzionamento sono regolati dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria promulgato con il decreto del Presidente della Repubblica 249 del 24 giugno 1998 e modificato successivamente con il DPR del 21 Novembre 2007, n. 235.
LE ASSEMBLEE DI CLASSE
Le assemblee di classe costituiscono un’occasione per gli studenti di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società.
Ogni classe può richiedere di effettuare un’assemblea di due ore mensilmente con l’esclusione dell’ultimo mese di lezione.
La richiesta di assemblea di classe deve essere presentata dai due rappresentanti della classe almeno cinque giorni prima, deve contenere l’ordine del giorno e deve avere l’autorizzazione degli insegnanti le cui ore di lezione sono occupate dall’assemblea.
Entro cinque giorni dallo svolgimento dell’assemblea, la classe deve stilare il verbale delle discussioni tenute ed inviarlo al dirigente.
L’insegnante in orario è delegato dal dirigente a vigilare sul regolare svolgimento dell’assemblea di classe e ad interromperla qualora la classe non riuscisse a mantenere una situazione di ordine, anche a seguito di reiterati richiami.
>> MODULO PER LA RICHIESTA DELL’ASSEMBLEA DI CLASSE
>> MODELLO PER LA REDAZIONE DEL VERBALE DELL’ASSEMBLEA DI CLASSE
LE ASSEMBLEE DI ISTITUTO
Le assemblee di Istituto, così come le assemblee di classe, costituiscono un’occasione per gli studenti di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società.
Le assemblee fanno parte a tutti gli effetti dell’attività scolastica e rappresentano un momento formativo. Durante il loro svolgimento le lezioni sono sospese.
La proposta di convocazione e l’ordine del giorno delle assemblee di istituto devono essere presentati al capo di istituto con almeno sette giorni di anticipo. Nell’ambito dei suoi poteri di coordinamento, il dirigente può motivatamente concordare con gli alunni una data differente da quella proposta.